Radiosonar
Scritto da sans papiers in Radio Sonar il 2011/04/19
Radiosonar e’ una Radio Libera nata su internet non avendo la possibilita’ di poter avere uno spazio libero da ogni logica di Mercato e di Partito e solo facendo cosi’ oggi possiamo continuare a rincorrere il nostro sogno,
Cerchiamo costantemente nuove forme di aggregazione, di conoscenze artistiche ed infatti si sono sempre avvicendate molte persone dietro la Nostra Postazione portando le proprie idee, i propri gusti musicali.
Proprio per questo ci siamo imposti nessun limite affinchè possa essere un progetto polivalente e aperto a 360°.
RadioSonar non fa distinzioni di sesso e razza o ceto sociale.
RadioSonar partecipa e sostiene nuove forme di sviluppo ecocompatibili, ricicla materiali dichiarati obsoleti (pc, dischi, cd, etc.), partecipa e crea eventi con comitati e associazioni di quartiere.
RadioSonar ripudia ogni forma di fascismo e violenza e discrimazione
Da cosa nasce il progetto Radiosonar
Nel corso degli ultimi anni molti di noi hanno avuto esperienze nel campo dell’arte,della musica e del sociale ed e’ proprio per questo motivo che oggi abbiamo deciso di ritrovarci sotto un unico tetto per poter dare un’alternativa ai nostri quartieri, mettendo a disposizione le proprie capacità ed i propri interessi verso coloro che provengono da realtà emarginate con disagi psico-socio-fisici.
Il punto di partenza e’ la musica come strumento universale di dialogo e scambio di idee e pensieri, nonché come mezzo di rivalutazione sociale e proprio per questo riteniamo che il mezzo di diffusione sia la creazione di una RADIO via STREAMING
Perchè la scelta di una Radio in qualità digitale :
Abbiamo deciso di creare una radio in STREAMING poiché presenta notevoli vantaggi sia a livello di costi di gestione sia rispetto la possibilità di incontrare persone a prescindere dal luogo in cui esse si trovano, eliminando così le barriere geografiche e culturali a differenza di una Radio tradizionale in FM.
Riteniamo che la scelta web possa permettere una maggiore interattività con gli utenti che diventano così parte integrante della radio stessa partecipando in maniera diretta nella realizzazione dei programmi usufruendo di tutti i mezzi che la Rete Globale di Comunicazione ci mette a nostra disposizione (forum, blog, chat, sms e posta elettronica).
RadioSonar collabora e sviluppa un progetto di network radiofonico con FusoRadio.net allestendo piu’ di 25 trasmissioni e un palinsesto unificato.
La redazione
SLOT
Scritto da sans papiers in SLOT il 2011/04/19
- Slot
SLOT c/o è una pratica di osservazione speculativa attuabile presso spazi abbandonati o solo in parte utilizzati. Il progetto prevede la riqualificazione e la modifica dello spazio attraverso interventi strutturali ed artistici e l’avvio di attività culturali e laboratoriali.
Il tentativo, in fase sperimentale, è quello di favorire il dialogo tra artisti e tutti coloro che operano in ambito culturale, e di discutere su possibili “sistemi auto-organizzanti” in grado di attivare nuovi meccanismi di produzione e diffusione dei linguaggi contemporanei.
SLOT è ora presso il Sans Papiers.
Restiamo Umani
Scritto da sans papiers in General il 2011/04/18
Il 14 Aprile viene ucciso nella Striscia di Gaza Vittorio Arrigoni.
Pubblichiamo il comunicato stampa espresso da Action e di seguito, un nostro pensiero.
Arrigoni: Restiamo Umani, con rabbia e dolore
L’uccisione di Vittorio Arrigoni provoca rabbia e immenso dolore. Questa orrenda uccisione ci priva della persona che ha dato voce a Gaza negli ultimi anni.
Vittorio ha raccontato con esattezza le inaccettabili conseguenze dell’assedio israeliano a Gaza, di come i contadini, i pescatori e tutti i cittadini, vivono in miseria e senza sicurezza e rischiano la propria vita, colpevoli soltanto di volere vivere nonostante tutto. Dalla parte del popolo pastenese e con il popolo palestinese e contro l’inacettabile assedio palestinese. Questa è stata la vita di Vittorio.
IL Governo deve fare la sua parte consentendo a familiari e compagni di Vittorio di andare a Gaza e alla salma di ritornare in Italia, non passando da Israele, come Vittorio avrebbe voluto.
E’ giusto accertare l’accaduto con una commissione di inchiesta, ma è chiaro che il popolo palestinese è la vera vittima e oggi è più debole, privato di un compagno leale e di un megafono in grado di ricordare ogni giorno l’atrocità dell’assedio di Gaza.
Cogliamo l’occasione per ricordare tutti gli attivisti morti, in questi anni, per restare al fianco del popolo palestinese. E ricordo in particolare Giuliano Meir Khamis, direttore del Freedom Theater, ucciso 10 giorni fa a Jenin. E mentre a Gaza gli opposti estremismi soffocano le voci di libertà, noi dobbiamo trovare il modo per continuare a gridare contro un assedio ingiusto e orribile, e tenerci stretto il messaggio di Vittorio, che gli uomini vengono prima delle logiche di potere, “restiamo umani”. Giuliano
Andrea Alzetta di Roma in action
Action, diritti in movimento
Noi tutti abbracciamo i nostri compagni che piangono la perdita di Vittorio, che noi del Sans Papièrs non abbiamo avuto la fortuna di conoscere personalmente, ma che abbiamo incontrato tra le righe dei suoi racconti e attraverso i video con cui ha cercato di rompere il silenzio che avvolge le miserie di Gaza.
Alcuni hanno perso un amico, tutti perdiamo un compagno.
Ci auguriamo che la salma di Vittorio possa arrivare in Italia attraverso l’Egitto, senza passare per Israele.
Perchè ciò accada, è necessario che venga aperto il valico di Rafah, l’attraversamento tra Egitto e Striscia di Gaza chiuso dal 2007, da quando, cioè, Israele ha imposto il vergognoso blocco che tutt’oggi priva il popolo palestinese di una vita dignitosa.
Vittorio si è battuto con coraggio contro questo assedio criminale.Che il valico di Rafah venga aperto per permettere il suo ultimo ritorno, è l’atto simbolico che rende giustizia alla sua memoria, esprimendo il significato delle sue lotte: vengano meno le barriere che emarginano e uccidono la popolazione palestinese e cadano le ipocrisie di chi fa finta di non vedere.
INCONTRO – INTERVISTA LIVE CON CARLA VITATONIO E FRANCESCO PAPALEO
Scritto da sans papiers in Iniziative, Radio Sonar il 2011/04/14
venerdi 15 aprile INTERVISTA – INCONTRO LIVE al CSOA SANS PAPIERS, via Carlo Felice 69/a Roma
E IN DIRETTA SU
www.radiosonar.net con Carla Vitantonio & Francesco Papaleo in occasione della messa in scena del loro spettacolo teatrale – NON VENGO DALLA LUNA soggettiva attorno al 14 dicembre 2010 di e con Carla Vitantonio e Francesco Papaleo alle ORE 22.30 AD Esc Atelier – via dei Volsci 159 San Lorenzo – Roma.
Non vengo dalla luna
soggettiva attorno al 14 dicembre
di e con Carla Vitantonio e Francesco Papaleo
“Ci siamo detti buonanotte,
e nessuno è andato a dormire”
venerdi 15 aprile, h23@ESC
Nelle ore successive alla manifestazione del 14 dicembre 2010 abbiamo assistito a un fenomeno straordinario: di fronte a un racconto dell’evento nel quale non si riconoscevano, decine e decine di persone hanno sentito che la loro storia aveva diritto a esistere, he la loro esperienza privata di donne e uomini, funamboli nell’era della precarietà, andava raccontata. Così nel giro di pochi giorni la rete si è riempita di storie, di narrazioni che intrecciavano l’esistenza privata e la lotta politica, storie che rispondevano all’esigenza di allacciare gli eventi attraverso racconti nuovi, che non fossero quelli proposti dalla stampa e dai media ufficiali.
Noi, che pure eravamo a Roma come in molte delle manifestazioni che hanno preceduto quella giornata, abbiamo deciso di raccogliere alcune di quelle storie e di farle diventare uno spettacolo teatrale. Non abbiamo intenzione di mitizzare la giornata del 14 dicembre né di produrre ulteriori documenti politici. Semplicemente crediamo che il materiale sgorgato da quell’esperienza vada testimoniato e raccontato anche a chi non ‘era. Ovviamente si tratta di una narrazione parziale e non obiettiva. Ma, è la nostra versione, la nostra storia, e -come abbiamo imparato lo scorso autunno- la nostra storia ha diritto ad avere voce.
fonte www.radiosonar.net
Roma 14.04 – Assemblea pubblica per la generalizzazione dello sciopero.
Scritto da sans papiers in General il 2011/04/13
Facoltà di Lettere La Sapienza giovedì 14.04 h 16.30 – Quello del 6 maggio non dovrà essere uno sciopero come gli altri. La sfida che hanno lanciato i movimenti sociali e le lotte che hanno attraversato l’Italia in questo autunno, ci parla della necessità di dotarci di strumenti nuovi, capaci di sperimentare pratiche comuni, estese ed efficaci. Dalle lotte degli studenti e dei ricercatori contro il Ddl Gelmini a quelle dei metalmeccanici contro il Piano Marchionne, passando per le battaglie dei migranti e per le vertenze che animano i collettivi dei lavoratori autonomi di nuova generazione, le reti dei precari dello spettacolo, del sociale e dei servizi, un cumulo di esperienze frastagliate sta cercando di trovare il modo di reagire ai devastanti effetti della crisi economica e finanziaria e alle scellerate politiche del Governo e di Confindustria.
La convocazione dello sciopero generale da parte della Cgil è sicuramente il risultato di questa pressione che proviene dal basso e dall’interno dello stesso sindacato. Occorre ora fare propria questa scadenza per dare vita ad una mobilitazione generale e generalizzata che blocchi davvero il paese, che sappia mostrare che senza di noi tutto può fermarsi, che sono le lavoratrici e i lavoratori, i migranti e i precari a produrre quella ricchezza che ogni giorno ci viene sottratta dalla rendita, dallo sfruttamento e dall’inarrestabile distruzione del Welfare State.
Redistribuire la ricchezza che tutti insieme rendiamo possibile, disporre di un reddito garantito che sappia liberarci dal ricatto della precarietà e della disoccupazione, che copra i tempi di non lavoro e assicuri il diritto allo studio, difendere la contrattazione ed estenderla a chi ne rimane fuori, fermare l’attacco ai diritti acquisiti ed inventarne di nuovi, più adeguati alle molteplici figure del lavoro e ai loro desideri.
L’assemblea del 25 marzo scorso convocata dall’appello di Uniti per lo Sciopero ha segnato l’apertura di un processo nuovo e ambizioso. Ora è necessario rendere concreta quella sfida a partire dai diversi territori. Rivolgiamo quindi questo appello alle mille e disperse figure dellavoro della città di Roma, ai delegati sindacali, ai precari, agli intermittenti, agli stagisti, ai migranti, ai disoccupati, ai lavoratori autonomi, agli studenti e ai ricercatori, per costruire insieme il percorso che ci condurrà alla generalizzazione dello sciopero del 6 maggio prossimo.
È una sfida non scontata che necessità della partecipazione di tutti: serve mettere in collegamento quello che è frammentato, costruire comunemente una carta rivendicativa che costituisca una base comune per nuove vertenze sociali e territoriali, da quelle sul lavoro a quelle per i beni comuni, dal diritto all’abitare a quello alla cultura, sperimentare azioni collettive in grado di inceppare la macchina della produzione e della circolazione nella nostra città, immaginare pratiche di lotta anche per chi non può accedere alle tradizionali forme di mobilitazione o perché non appartiene ad alcuna organizzazione o perché è troppo ricattato per lottare.
Per questo ci diamo appuntamento per giovedì 14 aprile nell’aula 6 della Facoltà di lettere dell’università La Sapienza alle ore 16, 30, per discutere assieme a tutti quelli che hanno voglia di cambiare segno al presente, e non sono più disposti ad aspettare altro tempo per riprendersi quella parte di futuro che gli spetta.
Uniti per lo Sciopero Roma
fonte www.unicommon.org
Da via Tasso al monte Tancia. Antifascismo e resistenza nella Roma occupata e in Sabina.
Scritto da sans papiers in General, Iniziative il 2011/04/08
Un pomeriggio di collettività, testimonianze dirette e avvicinamento alla visita sul monte Tancia; nei luoghi della resi
stenza romana in Sabina.
[ore 17.00]:
…Proiezione del tralier del documentario
“Monte Tancia, una storia partigiana”
co-autoprodotto dai csoa La torre + csoa Spartaco + csoa Sans papiers.
[ore 17.30]:
Incontro-dibattito.
[ore 19.30]:
Aperitivo.
In ricordo della battaglia del monte Tancia in Sabina, che vide molti partigiani comunisti dell’VIII zona romana (Quadraro- Torpignattara, Certosa, Centocelle, Quarticciolo e Pigneto) come protagonisti resistere nell’aprile 1944 ai soprusi che i nazifascisti perpetravano alla popolazione locale.
Il 7 aprile ricorre l’anniversario della battaglia del Monte Tancia, battaglia che vide fronteggiarsi la brigata Stalin di Poggio Mirteto e un distaccamento della SS, integrato dalla milizia repubblichina del reatino.
ESCURSIONE SUL MONTE TANCIA
DOMENICA 10 APRILE 2011
Domenica 10 aprile, per il quinto anno consecutivo, abbiamo organizzato un’uscita collettiva sul monte Tancia, sopra Poggio Mirteto, luogo che ha rappresentato durante i mesi dell’autunno-inverno ’43/’44 uno dei principali capisaldi delle forze della resistenza romana e laziale. Anche e soprattutto per questo il 7 aprile 1944 viene attaccato in massa da reparti nazisti e fascisti, che nella giornata e in quelle seguenti si vendicheranno delle forti perdite subite negli scontri a fuoco massacrando partigiani e civili rastrellati nei paesi di quella parte di Sabina.
Le storie della vita partigiana, della battaglia del 7 aprile e le dure rappresaglie seguite alla conquista della zona da parte tedesca fanno parte dei racconti trasmessi da Eugenio, partigiano comunista di Poggio Mirteto e da Paolo e Clemente, partigiani del Quadraro che conobbero la vita sul Tancia combattendo per la libertà. Domenica mattina, durante l’ascesa al monte Arcucciola, si intrecceranno storie e vissuti, note e racconti, chiacchiere e risate, volti e silenzi.
Un momento come tanti fra quelli che siamo abituati a costruire, magari un’occasione in più per una giornata poi non così abituale.
CSOA SPARTACO – CSA LA TORRE – CSOA SANS PAPIERS
PROGRAMMA DOMENICA 10 APRILE 2011
L’appuntamento è per le h.09:30, puntuali, nella piazza di Poggio Mirteto, da lì ci muoveremo in macchina fino alle pendici del monte Arcucciola.- il percorso a piedi, una passeggiatadi circa 1h, prevede un dislivello di 300 metri.
Cultura (S)vendesi + Gadjo Drome,
Scritto da sans papiers in Iniziative il 2011/03/29
Dalle ore 19:00 proiezione del documentario “Di me cosa ne sai” di Valerio Jalongo.
Interverranno Valerio Jalongo e alcuni rapperesentanti del Comitato 3
A seguire la follia di GADJO DROME, torna al Sans Papiers, per una notte da capogiro, una notte internazionale, una notte di musica, che pensavate non esistesse ..
servita da EL GADZÉ – da Lisbona, con il suo Gypsy Fusion & Kinky Breakz
NENSIMILLIA – Gypsy Dancer da Tirana, Sensualita’ & Wild Blood
Danish Outsider – Balkan Beatz & Multi Kulti tunes
ManifestazioneAcquaBeneComune@Roma 26/3
Scritto da sans papiers in General, Iniziative il 2011/03/24
Roma – Occupata sede dell’ENEL a viale Regina Margherita
Scritto da sans papiers in Notizie il 2011/03/23
Oltre un centinaio di attivisti irrompono nella sede per dire no alle politiche energetiche del governo e al nucleare
Roma, 23 marzo – Questa mattina, alle ore 12:30 un centinaio di attivisti delle reti sociali e ambientaliste romane hanno occupato la sede dell’Enel di Viale Regina Margherita, a Roma. Gli attivisti sono entrati nella sede e la stanno occupando, lanciando slogan e volantini contro le politiche energetiche del governo italiano, in sostegno alle fonti rinnovabili e contro le politiche di guerra per il controllo delle risorse.
Sei anni di occupazione! Sei anni di libertà! Sei anni di Sans Papiers!
Scritto da sans papiers in Iniziative il 2011/03/15
Meno male che abbiamo ritrovato un vecchio manifesto con la nostra prima iniziativa negli spazi dell’ex bar su viale Carlo Felice, alla base dell’occupazione abitativa che nel 2004 ha liberato un intero stabile della Banca di Italia abbandonato da anni, altrimenti anche quest’anno ci saremmo dimenticati che il tempo passa.
Volevamo una nostra casa per andare in giro per il mondo, cresciuti nella Roma del Corto Circuito, del Forte Prenestino, della Torre, dell’Ex Snia, dei concerti al Villaggio Globale, del 32, del Cinodromo e di decine di altri spazi che lottano da anni e che nella loro diversità rendono ogni giorno la nostra città migliore: a elencarli tutti si farebbe torto a chi si dimentica, e forse già lo abbiamo fatto, ma noi ci sentiamo parte di un’unica famiglia. La spinta che ha portato milioni di noi a Genova, a Napoli, Firenze, Vicenza, Val Di Susa, L’Aquila, e in mille altri posti, ci ha portato qua, e negli spazi di un decrepito ex bar abbiamo gettato quel seme e visto crescere relazioni, esperienze, coscienza.
Dal 2005 abbiamo intrapreso questa strada, quella di recuperare uno spazio e renderlo un luogo di incontro, aperto ad essere attraversato da centinaia di persone, migliaia in sei anni, storie, musiche; aperto a quelle pratiche di produzione culturale strozzate dai circuiti ufficiali, ad ospitare concerti, presentazioni di libri, proiezioni, prove teatrali, percorsi artistici; ma soprattutto ad alimentare relazioni sociali improntate su valori libertari, antirazzisti, antifascisti, ecologisti.
Siamo convinti che posti nei quali non si è clienti, in cui i rapporti malati che si costruiscono nel mondo del lavoro e nella società dei consumi lasciano spazio alla condivisione dei saperi, alla solidarietà, al rispetto della persona, servono ancora, per costruire a nostro modo la voglia di lottare per la dignità di tutti e alimentare la rabbia per ogni ingiustizia, verso chiunque e ovunque essa avvenga.
Per questo in queste quattro giornate sicuramente Ci festeggeremo, saluteremo i vecchi amici, quelli nuovi, quelli che si affacciano e quelli che non si sono mai affacciati ma si affacceranno; festeggeremo Radiosonar, che ha trovato casa da qualche mese da noi; Slot, un progetto artistico che ci sta attraversando; Senza Tregua, collettivo studentesco che si riunisce da qualche tempo da noi; i sound che hanno animato il nostro spazio, i gruppi che hanno rotto i timpani ai nostri vicini, i fotografi e i pittori che hanno esposto da noi, gli attori che hanno provato da noi e così via; ma festeggiamo soprattutto i centri sociali sparsi in tutta Italia, le nuove lotte, le nuove occupazioni: il nuovo fronte degli studentati occupati come Puzzle e Point Break, l’acqua pubblica, la ricostruzione de L’Aquila, il vento nuovo che soffia nel Mediterraneo, gli indios che si battono in Sudamerica contro le devastazioni ambientali, gli studenti in Iran, il 14 dicembre, lo sport per tutti, la rete libera, l’energia pulita, l’abbattimento di una classe dirigente infame che ci ruba il futuro e trova sempre nuove forme per nascondere lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Con chi non riuscirà a passare, ovviamente ci vediamo in piazza.
Programma
Giovedì 24:
h.19 Incontro-dibattito sugli spazi occupati.
h.22 Il “Quizzettone” sulla storia del Sans Papiers, RadioSonar, Slot e chi più ne ha, più ne metta. Conduce Lupin the 3sh.
Venerdì 25:
h.19 Aperitivo musicale a cura di RadioSonar.
h.22 “Otto: per il diritto alla rabbia”. Spettacolo di e con Carla Vitantonio.
h.24 “21st Century Battle Trash!”. Radio Kairos VS RadioSonar.
Sabato 26:
Adesione al corteo in difesa dell’acqua pubblica.
h.19 Aperitivo musicale a cura di RadioSonar.
h.22 Live I.D.P. (ska punk)
h.23:30 Tarantattack (dancehall reggae from Taranto)
Durante la serata esposizione del collettivo “La Mano”
Domenica 27:
h.19 Aperitivo musicale a cura di RadioSonar.
h.22 Baracca Sound is Ring the Alarm (radioshow live).