Archivio per la categoria Teatro

sabato 26 novembre Saturday night LIVE + 27/11/2011


Nessun commento

Gran Galà di chiusura stagione. We will party!

Siamo quasi arrivati al giro di boa. Stiamo per lasciarci alle spalle una stagione veramente intensa. Una stagione che ha visto la nascita di tanti progetti, di tante attività e di tante iniziative all’interno degli spazi del Sans Papiers.
Finisce la stagione anche per RadioSonar, che dalle 23:59 del 20 giugno metterà nel grande frigorifero immaginario tutte le trasmissioni del palinsesto.
Insomma, finisce la stagione, ci prepariamo per andare al mare (magari), e vogliamo salutarvi come si deve.
Quindi:

A partire dalle 19:00 “PrecariaBeach: l’isola che non c’è” – Aperitivo precario, ma abbondante. Fidatevi!

Ore 22:00 “Binario 19” – Spettacolo teatrale di Samuel Krapp realizzato dalla compagnia Dulcamara, con Claudia Fonti Fabio Manniti, La Scopa, I Burattini.

Dalle ore 23 fino a che non ci cacciano, torna la nostra crew amante del conscious trash ribelle: Los Quifos. In console l’Etrusco e Kamasutra Mitra a.k.a. Grand Master Trash + SPECIAL GUEST

WE WILL PARTY!

Nessun commento

Giullari, Schiamazzatori ed altri Bastardi

Giullari, Schiamazzatori ed altri BastardiGIULLARI, SCHIAMAZZATORI ED ALTRI BASTARDI Prima rassegna teatrale del Sans Papiérs Quale ruolo gioca oggi lo spettacolo dal vivo all’interno degli equilibri sempre più precari, schizofrenici e veloci – nel distruggersi e nel ricomporsi sotto nuova veste – della nostra società? Siamo nell’epoca del divertimento usa e getta della televisione che tutto fagocita e rigurgita. Siamo nell’epoca in cui la carne abbandona la sua materiaità per sublimarsi nella volatilità del virtuale, dietro cui le maschere perdono la loro concretezza per divenire icone prive del volto che le indossa e le rende di nuove vive. Come possiamo recuperare la forza del teatro, la sua carica antica eppure sempre costante, sempre presente per chi la sappia cogliere e renderla ancora – oggi come secoli fa – una delle espressioni più intense dell’agire artistico umano? Nel nostro piccolo, noi ci proviamo. A dispetto di chi vorrebbe sotterrare forme culturali come quella teatrale bollandole come noiose, antiquate e non redditizie… perchè “con la cultura non si mangia” dice il nostro ministro dell’economia. O forse dietro questo antintellettualismo radicale -che rifiuta forme culturali dietro il falso pretesto di non efficienza economica – si nasconde la paura della potenza della cultura, che mentre diffonde messaggi, prepara le tenaglie che spezzeranno gli anelli dellle catene che c’imprigionano? Perchè solo l’uomo che sà è un uomo libero. Riappropriamoci delle pratiche eretiche dei giullari, della loro antica funzione. Portiamo lo spettacolo dal vivo ovunque ci sia qualcuno che vi assista. Invadiamo una sala, qualunque siano le sue caratteristiche, ed edifichiamo là il nostro teatro: un teatro – come ha scritto Barba – “non fatto di mattoni, ma di persone”, esperienze che s’incrociano e si ricompongono, si distendono e si contraggono nel reciproco rafforzarsi l’un con l’altra. Recuperiamo la maschera del giullare che nel Medioevo percorre strade e villaggi, si esibisce dove può, nelle sale della corte come nelle piazze di paese, perchè la sua arte è viva, e in quanto tale raggiunge qualunque tipo di occhi e di orecchie. E viaggiando da un posto all’altro, diffonde informazioni, porta il nuovo, avvisa. É la particella fuori e dentro del corpo, è l’elemento che non coincide con la sua materia, è l’eccezione emarginata dalla società, ma è allo stesso tempo la sua espressione più innovatrice. Esibiamoci, schiamazziamo, urliamo le nostre ragioni, le nostre verità – anche se parziali, anche se mancanti di qualcosa. Siamo i figli illeggitimi di una società che ci ripudia, perchè vuole una cultura elitaria, addomesticata e isolata. A questo rispondiamo col nostro tentativo d’infettare il loro sistema: siamo gli eredi bastardi della pratica nobile di diffondere le nostre voci ovunque. Forse non raggiungeremo i Palazzi, ma trasformeremo una piccola sala nel nostro regno. E l’apriremo a tutti. Vedrete scene di commedia dell’arte, reading performativi, giocoleria, musica e spettacoli propriamente detti. Vedrete ciò di cui siamo capaci, i nostri eterogenei contenuti, forme diverse che s’intersecano. Giullari, schiamazzatori ed altri bastardi: non ci potete distruggere, la nostra vita è vecchia di secoli, ma la nostra forza si rigenera ogni volta che s’accende una luce. Programma:

  • 19 MAGGIO “Il fiore della partigiana” presentato da Rete Virale in Transito, con Adriana Riga, Elena Garufi e Francesca Papale. Regia ed adattamento autoriale di Francesca Papale.
  • 26 MAGGIO “Sans Pa’Circo”, cabaret di circo con Hiram Meza, Jaime Seves, Antonio 3 mani, Jacopo Candeloro, Flor Louloudy, Gonzalogini, Lola Clown, Warner Carlacci, Anthony Trahair, Andrea Ferrante, Shay Wapniaz.
  • 9 GIUGNO “Scene di commedia dell’arte” con: Verdiana Angelucci,Concetta Campenni, Emanuele Carbone, Raffaella Cavallaro, Maurizio Coladello, Serena De Siena, Antonella Giordano Marion Marcucci Anna Pittiglio Cèline Quatra Pierluigi Ricciardi Francesca Scancarello Andrea Zaccheo
  • 16 GIUGNO “LETTER-ARIA, ovvero: oltre alle escort c’è di più.” Presentato da Rete Virale in Transito. Regia di Francesca Papale Con: Adriana Riga, Elena Garufi; Emanuela Luciano Azadi, Francesca Papale
  • 23 GIUGNO “Binario 19”, scritto da Samuel Krapp, realizzato dalla compagnia Dulcamara, con Claudia Fonti, Fabio Manniti, La Scopa, I Burattini.

Seguendo queslo link sono disponibili le foto dello spettacolo “Il fiore della partigiana” andato in scena il 19 Maggio
Prosegui la lettura »

2 Commenti